La cappella di San Rocco rivive al Rinchiuso
La cappella di San Rocco rivive al Rinchiuso
Il 5 ottobre alle ore 17 sarà inaugurato il restauro, protrattosi per quattro anni, della cappella settecentesca di san Rocco in borgo Rinchiuso a Mondovì. Ha riguardato per ora l’esterno con un risanamento conservativo, dalle fondamenta al tetto, e la tinteggiatura della facciata, nella speranza di poter in futuro porre mano anche agli affreschi interni danneggiati dall’umidità che sono dello stesso periodo di quelli del santuario di Vicoforte, ma con carattere spiccatamente popolare.
Il costo finale di questo primo intervento, seguito in ogni fase dalla Sovrintendenza ai Monumenti, è di circa 50 mila euro, coperto da contributi di vari enti, di residenti e amici.
“Dopo una vita vissuta in questo borgo creando momenti di aggregazione con al centro questa cappella settecentesca, abbiamo sentito il dovere di porre riparo ai guasti del tempo - dice Dario Bonino, che più di tutti si è adoperato a sostegno dell’intervento insieme al parroco don Egidio – E siamo grati ai contributi delle Fondazioni CRC e San Paolo, del Ministero ai Beni Culturali, del Rotary club Mondovì e di tanti residenti e amici; e grati allo studio Manfredi-Casu e all’impresa Edil-Pesa. Speriamo ora di poter ridare alla città questo piccolo ma significativo monumento storico nella sua completezza anche dei suoi dipinti interni”.
Il programma prevede alle 17 una messa celebrata in cappella dal parroco don Egidio Motta, poi incontro con le autorità e presentazione dei lavori e aperitivo presso il nuovo ristorante “La Gabula”.
Il costo finale di questo primo intervento, seguito in ogni fase dalla Sovrintendenza ai Monumenti, è di circa 50 mila euro, coperto da contributi di vari enti, di residenti e amici.
“Dopo una vita vissuta in questo borgo creando momenti di aggregazione con al centro questa cappella settecentesca, abbiamo sentito il dovere di porre riparo ai guasti del tempo - dice Dario Bonino, che più di tutti si è adoperato a sostegno dell’intervento insieme al parroco don Egidio – E siamo grati ai contributi delle Fondazioni CRC e San Paolo, del Ministero ai Beni Culturali, del Rotary club Mondovì e di tanti residenti e amici; e grati allo studio Manfredi-Casu e all’impresa Edil-Pesa. Speriamo ora di poter ridare alla città questo piccolo ma significativo monumento storico nella sua completezza anche dei suoi dipinti interni”.
Il programma prevede alle 17 una messa celebrata in cappella dal parroco don Egidio Motta, poi incontro con le autorità e presentazione dei lavori e aperitivo presso il nuovo ristorante “La Gabula”.