Il Giornale del Piemonte e della Liguria · direttore Rosaria Ravasio · 20 Novembre 2024

L’agroalimentare di Cuneo traina il mercato con un +4,5%

Il Piemonte, a sua volta, segna il miglior risultato tra le regioni italiane con +1,1% (6,4 miliardi di euro)

L’instabilità geopolitica globale non aiuta sicuramente l’economia eppure i distretti piemontesi sono riusciti anche quest’anno a fare un balzo in avanti registrando un +1,1%, segno che il famoso detto: “L’unione fa la forza” continua ad avere un suo perchè.
I numeri? 6,4 miliardi di euro  nel primo semestre 2024(pari a 72 milioni di euro in più rispetto al 2023). È l’ultimo dato sull’export distrettuale elaborato dal Research Department di Intesa Sanpaolo. In Piemonte, i distretti hanno realizzato risultati migliori rispetto all’export del totale economia e del manifatturiero (rispettivamente con export in calo del 4,6% e del 4,5% nel primo semestre 2024). Anche il confronto con la media dei distretti italiani (che hanno chiuso il primo semestre 2024 in aumento dello 0,2%) mette in luce positiva i distretti piemontesi. Le vendite all’estero dei distretti piemontesi sono aumentate sia nel primo, sia nel secondo trimestre 2024 (rispettivamente +0,9% e +1,3%).
L’analisi per singolo distretto mette in evidenza una situazione che vede in crescita 6 distretti su 12: Dolci di Alba e Cuneo, Frigoriferi industriali di Casale Monferrato, Caffè, confetterie e cioccolato torinese, Oreficeria di Valenza, Riso di Vercelli e Macchine utensili e robot industriali di Torino.
Nel dettaglio i distretti dell’agroalimentare in generale hanno fatto da traino alle esportazioni con un +4,6%, ma anche qui si evidenzia un netto differenziale tra gli stessi con Cuneo che fa da capofila attestandosi ad un +20,7%, pari a 149 milioni di euro), Caffè, confetterie e cioccolato torinese (+7,4%, pari a 33 milioni di euro), Riso di Vercelli (+0,5%, per 1 milione di euro); in calo Vini delle Langhe, Roero e Monferrato (-3,5% per 35 milioni di euro) e Nocciola e frutta piemontese (-20,6% corrispondenti a 30 milioni di euro).
Risulta positivo l’andamento sia verso i nuovi mercati (+1,3%), trainati da Hong Kong, Emirati Arabi Uniti, Messico e Polonia, che verso i mercati maturi (+1,1%) con Irlanda, Stati Uniti, Danimarca e Regno Unito in testa. Considerando i principali sbocchi commerciali delle esportazioni distrettuali piemontesi, le contrazioni dell’export più intense (superiori a 20 milioni di euro) hanno riguardato Svizzera, Belgio e Cina. Tiene, invece, l’export dei distretti piemontesi verso la Francia (+0,7%), primo mercato di sbocco con una quota sul totale del 13%.
«La buona tenuta in generale delle esportazioni dei distretti piemontesi, in un contesto di domanda mondiale molto debole, è un segnale significativo di competitività, oltre che la conferma dell’eccellenza produttiva delle nostre pmi e di una cultura d’impresa solida, radicata nel territorio ma proiettata verso i mercati esteri, propensa a innovare e a investire sempre e comunque – commenta Andrea Perusin, direttore regionale Piemonte Sud e Liguria di Intesa Sanpaolo – Sosteniamo questa qualità distintiva con iniziative come i Laboratori ESG, che orientano le imprese nella transizione digitale ed ecologica, e il programma “Il tuo futuro è la nostra impresa”, che mette a disposizione delle imprese piemontesi consulenza e 10 miliardi di euro di finanziamenti per Transizione 5.0 ed energia, sviluppo internazionale e digitale, in stretta correlazione con gli obiettivi del PNRR. Nel 2024 in regione abbiamo erogato a imprese e famiglie finanziamenti per oltre 2,2 miliardi di euro».