Il giovane universo di Luciano Lorenzo
Il libro dello scienziato monregalese verrà presentato venerdì 24 gennaio a Mondovì

Luciano Lorenzi, già senatore della Repubblica, è conosciuto per la sua attività di astrofisico con molte pubblicazioni sulle riviste specializzate. Stavolta ha deciso di presentarsi al pubblico con un libro divulgativo su un tema fondamentale per la nostra esistenza su cui gli studi scientifici stanno continuando a progredire: il cosiddetto «Big Bang».
Il libro si intitola «Centro di espansione dell’Universo. Cronistoria scientifica di una scoperta ignorata» (ed.Matta) e verrà presentato presso mil Museo della Casa venerdì 24 presso la Sala Scimè a Mondovì Breo.
Il libro propone una rilettura delle intuizioni del belga, Georges Lamaitre, sull’espansione dell’Universo dopo il Big Bang ponendosi in netta contrapposizione alle teorie più recenti a partire dall’individuazione di un centro di espansione. Secondo l’astrofisica dominante l’Universo non avrebbe un vero e proprio centro, ma si espanderebbe in ogni sua parte ad una velocità in costante accelerazione. Proprio questo assunto è uno degli elementi che Lorenzi contesta, proponendo una serie di equazioni dettagliate. Secondo lo scienziato monregalese «l’Universo ha un centro di espansione dal quale fugge dopo il Big Bang, attualmente ruotando con una velocità più che tripla rispetto a quella di espansione, con forti conseguenze cosmologiche, come ad esempio una un nuova età dell’Universo, che è un terzo di quella ufficiale, cioè 4,9 miliardi di anni circa, coincidente con l’età calcolata teoricamente dal grande Nobel Paul Dirac già nel 1937».
Si tratta di un testo destinato ad aprire un dibattito perchè l’età comunemente stimata dell’Universo è di circa 13,8 miliardi di anni, mentre quella riproposta da Lorenzi coincide praticamente con l’età calcolata del sistema solare di 4,5 miliardi di anni.
Come è evidente siamo di fronte ad una teoria rivoluzionaria riproponendo la formulazione del 1927 (solo teorica) di una Legge di espansione dell’Universo, simile alla fondamentale Legge di Hubble del 1929 (basata sui redshifs osservati).
La rotazione a velocità tripla dell’espansione fa presumere un rallentamento di quest’ultima. Si tratta di un nodo cruciale per l’astrofisica, perchè l’accelerazione osservata sulle supernovae lontane aveva messo in crisi gli scienziati visto che contraddiceva la stessa fisica einsteniana. Del resto lo stesso Einstain aveva introdotto nelle sue equazioni la «costante cosmologica» per giustificare le discrepanze di calcolo. Oggi gli astrofisici hanno introdotto due valori di massa ed energia per calcolare l’accelerazione, vale a dire la materia oscura e l’energia oscura che assieme sommerebbero all’80% della materia conosciuta. Va detto che recenti studi mettono in dubbio queste conclusioni e lo studio di Lorenzi si introduce in questo filone.
«Fu l’abate belga Georges Lemaitre - scrive Lorenzi - il primo ad intravedere un nuovo corso della cosmologia, proponendo sia l’Atomo primitivo, dal quale si sprigionò il Big Bang, sia la sua la prima vera formulazione già nel 1927 dell’espansione. In effetti, già dal sottotitolo, che recita “Cronistoria scientifica di una scoperta ignorata ” si comprende che la ricerca trattata, ed ignorata dalla cosmologia ufficiale, ha un taglio decisamente scientifico, ma anche parzialmente divulgativo per parti o capitoli separati, che è quello denunciato dal titolo vero e proprio: centro di espansione dell’Universo»
Complessivamente il volumetto ha solo 201 pagine ed è costituito da 21 Capitoli ed una Introduzione, oltre alla Prefazione.
Almeno la metà dei Capitoli è piuttosto discorsiva, con solo qualche piccola e semplicissima formula, mentre circa un’altra metà è più tecnica, con molte formule, ma non troppo difficili.
«I Capitoli con formule - prosegue Lorenzi - sono fondamentali, per poter dimostrare matematicamente quanto asserito, cioè che l’Universo ha un centro di espansione. Faccio notare che ogni Capitolo è praticamente indipendente. La ricerca “Expansion Center Universe” (ECU), che iniziata in realtà nel 1976, sta proseguendo scientificamente dal 1988 ad oggi, conta in pratica 47 contributi (circa 1/3 di pubblicazioni uffìciali - circa 1/3 di contributi congressuali - circa 1/3 di contributi personali aggiunti) inseriti nei seguenti indirizzi personali:
https://www.researchgate.net/profile/Luciano-Lorenzi
https://independent.academia.edu/LucianoLorenzi/conference-presentation»
«La ricerca ECU, sulla quale si basa il testo - conclude Lorenzi - ha lo scopo primario di diffondere, dimostrandola, una fondamentale verità scientifica della Cosmologia osservativa, che consiste nella presenza sperimentalmente accertata di un centro di espansione dell’Universo che coincide col centro di un enorme vuoto cosmico di ammassi ricchi, avente una ampiezza di circa 100° nel cielo dell’emisfero Nord. Tale “Huge void” venne scoperto, e pubblicato nel 1982 sulla prestigiosa rivista scientifica The astrophisical journal dagli scienziati Statunitensi di Princeton, Neta Bahcall e Raymond Soneira».
Il libro si intitola «Centro di espansione dell’Universo. Cronistoria scientifica di una scoperta ignorata» (ed.Matta) e verrà presentato presso mil Museo della Casa venerdì 24 presso la Sala Scimè a Mondovì Breo.
Il libro propone una rilettura delle intuizioni del belga, Georges Lamaitre, sull’espansione dell’Universo dopo il Big Bang ponendosi in netta contrapposizione alle teorie più recenti a partire dall’individuazione di un centro di espansione. Secondo l’astrofisica dominante l’Universo non avrebbe un vero e proprio centro, ma si espanderebbe in ogni sua parte ad una velocità in costante accelerazione. Proprio questo assunto è uno degli elementi che Lorenzi contesta, proponendo una serie di equazioni dettagliate. Secondo lo scienziato monregalese «l’Universo ha un centro di espansione dal quale fugge dopo il Big Bang, attualmente ruotando con una velocità più che tripla rispetto a quella di espansione, con forti conseguenze cosmologiche, come ad esempio una un nuova età dell’Universo, che è un terzo di quella ufficiale, cioè 4,9 miliardi di anni circa, coincidente con l’età calcolata teoricamente dal grande Nobel Paul Dirac già nel 1937».
Si tratta di un testo destinato ad aprire un dibattito perchè l’età comunemente stimata dell’Universo è di circa 13,8 miliardi di anni, mentre quella riproposta da Lorenzi coincide praticamente con l’età calcolata del sistema solare di 4,5 miliardi di anni.
Come è evidente siamo di fronte ad una teoria rivoluzionaria riproponendo la formulazione del 1927 (solo teorica) di una Legge di espansione dell’Universo, simile alla fondamentale Legge di Hubble del 1929 (basata sui redshifs osservati).
La rotazione a velocità tripla dell’espansione fa presumere un rallentamento di quest’ultima. Si tratta di un nodo cruciale per l’astrofisica, perchè l’accelerazione osservata sulle supernovae lontane aveva messo in crisi gli scienziati visto che contraddiceva la stessa fisica einsteniana. Del resto lo stesso Einstain aveva introdotto nelle sue equazioni la «costante cosmologica» per giustificare le discrepanze di calcolo. Oggi gli astrofisici hanno introdotto due valori di massa ed energia per calcolare l’accelerazione, vale a dire la materia oscura e l’energia oscura che assieme sommerebbero all’80% della materia conosciuta. Va detto che recenti studi mettono in dubbio queste conclusioni e lo studio di Lorenzi si introduce in questo filone.
«Fu l’abate belga Georges Lemaitre - scrive Lorenzi - il primo ad intravedere un nuovo corso della cosmologia, proponendo sia l’Atomo primitivo, dal quale si sprigionò il Big Bang, sia la sua la prima vera formulazione già nel 1927 dell’espansione. In effetti, già dal sottotitolo, che recita “Cronistoria scientifica di una scoperta ignorata ” si comprende che la ricerca trattata, ed ignorata dalla cosmologia ufficiale, ha un taglio decisamente scientifico, ma anche parzialmente divulgativo per parti o capitoli separati, che è quello denunciato dal titolo vero e proprio: centro di espansione dell’Universo»
Complessivamente il volumetto ha solo 201 pagine ed è costituito da 21 Capitoli ed una Introduzione, oltre alla Prefazione.
Almeno la metà dei Capitoli è piuttosto discorsiva, con solo qualche piccola e semplicissima formula, mentre circa un’altra metà è più tecnica, con molte formule, ma non troppo difficili.
«I Capitoli con formule - prosegue Lorenzi - sono fondamentali, per poter dimostrare matematicamente quanto asserito, cioè che l’Universo ha un centro di espansione. Faccio notare che ogni Capitolo è praticamente indipendente. La ricerca “Expansion Center Universe” (ECU), che iniziata in realtà nel 1976, sta proseguendo scientificamente dal 1988 ad oggi, conta in pratica 47 contributi (circa 1/3 di pubblicazioni uffìciali - circa 1/3 di contributi congressuali - circa 1/3 di contributi personali aggiunti) inseriti nei seguenti indirizzi personali:
https://www.researchgate.net/profile/Luciano-Lorenzi
https://independent.academia.edu/LucianoLorenzi/conference-presentation»
«La ricerca ECU, sulla quale si basa il testo - conclude Lorenzi - ha lo scopo primario di diffondere, dimostrandola, una fondamentale verità scientifica della Cosmologia osservativa, che consiste nella presenza sperimentalmente accertata di un centro di espansione dell’Universo che coincide col centro di un enorme vuoto cosmico di ammassi ricchi, avente una ampiezza di circa 100° nel cielo dell’emisfero Nord. Tale “Huge void” venne scoperto, e pubblicato nel 1982 sulla prestigiosa rivista scientifica The astrophisical journal dagli scienziati Statunitensi di Princeton, Neta Bahcall e Raymond Soneira».