Il Giornale del Piemonte e della Liguria · Redazione · 06 Luglio 2024

ARRIVANO ANCHE DAL GIAPPONE GLI «AMICI DELLA CINQUECENTO»

«L’amore per la Fiat 500 non svanisce mai, è eterno». Lo diceva Renzo Arbore, storico possessore dell’automobile che ha “motorizzato” migliaia di italiani. Moltissimi quelli attesi in questo fine set- timana al 41° Meeting Internazionale dedicato alla storica utilitaria. Un’edizione che si preannuncia particolarmente “gustosa” (e non per niente il tema scelto è “Il gusto italiano”) e che si inserisce come evento di punta delle celebrazioni per il quarantennale della fondazione del Fiat 500 Club Italia, nato in origine come “Amici della 500” dopo lo svolgimento della prima, storica edizione del raduno avvenuto nel luglio del 1984. Oggi, dopo la cerimonia di inaugurazione, gli equipaggi saranno coinvolti in un giro ad Alassio – con tanto di scuola di pesto in un suggestivo angolo panoramico – e in serata tutti ad Albenga per una serata musicale. Domani mattina momento culturale con un approfondimento a cura del commissario tecnico del Club Enrico Bo; a seguire, la presentazione del libro “Sull’onda del gusto ligure” di Stefano Pezzini e Claudio Pasquarelli e la premia- zione di Santero 958 come Best Partner 2024. Nel pomeriggio, Grand Tour a Pieve di Teco o, in alternativa, tuffo al “Le Caravelle” o presso la “Spiaggia di Balto”; all’ora dell’aperitivo un momento dedicato all’Emilia Romagna, regione protagonista dell’edizione, mentre in serata uno spettacolo che ripercorrerà alcuni dei momenti salienti dei 40 anni del Club; alla storia del sodalizio sono dedicati anche una mostra visitabile al Museo “Dante Giacosa” e una pubblicazione ricca di curiosità, foto ed aneddoti. Gran finale domenica con una parata che porterà le vetture al Parco delle Farfalle ad Andora. Prevista come di consueto la partecipazione di numerosi equipaggi stranieri e proprio ad un cinquecentista doc, vicino al Club sin dalle sue origini, sarà de- dicato il premio Personaggio dell’Anno: si tratta del giapponese Seiro Itoh, tanto amante del cinquino da aver aperto nel suo Paese un museo che omaggia la mitica bicilindrica e la cultura italiana.