La Piazza Grande · Redazione · 06 Luglio 2024

Transumanza: si rinnova la tradizione

UNA PRATICA RISALENTE AL NEOLITICO

Sebbene in ritardo rispetto al solito, conl’inizio dell’estate, per modo di dire visto le continue pioggee le temperature basse, è ripartita una delle pratiche umane piùantiche della storia: la transumanza.

Achiunque è capitato di rimanere imbottigliato dietro ad una mandriadi bovini in marcia verso i proteici pascoli di montagna, talvoltaarrabbiandosi per il fatto di doversi muovere a passo d’uomo, omeglio di vacca.

Tuttavia,d’ora in poi ogni volta che vi fermerete dietro una mandria,provate pensare al fatto che si sta rinnovando una delle pratiche piùantiche della nostra terra. Infatti, la transumanza è una praticache ha iniziato a diffondersi nel neolitico nell’area mediterraneae alpina. La finalità di tale pratica è quella di permettere allegreggi e al bestiame di pascolare tutto l’anno con erba fresca.

Tradizionalmentel’avvio verso i pascoli in altura coincide con la settimana di SanGiovanni che quest’anno cade lunedì 24 giugno. In Piemonte sonocentomila i bovini coinvolti, mentre a livello nazionale, stando allaColdiretti,sono mezzo milioni i bovini e i caprini che si sposterannoverso le malghe.

Latransumanza è stata persino inserita dall’UNESCO nella lista delPatrimonio Culturale Immateriale nel 2019. La candidatura, dicarattere transnazionale, è stata presentata da Italia, Austria eGrecia. Nel 2023 l’elenco di paesi è stato esteso all’Albania,ad Andorra, alla Croazia, alla Francia, al Lussemburgo, alla Romaniae alla Spagna.