Piste ciclabili: a che punto siamo a Mondovì?
Interrogazione dei consiglieri del Centro-sinistra dopo il nuovo progetto di anello ciclabile del Ferrone

I consiglieri comunali di Centro-sinistra Cesare Morandini, Davide Oreglia e Laura Gasco hanno presentato, nei giorni scorsi, una interrogazione ripercorrendo l'annoso tema delle piste ciclabili a Mondovì.
Tema “caldo” a livello internazionale, potremmo dire, data la sempre più stringente ricerca di modelli di “mobilità sostenibile”, le recenti disposizioni in materia di limitazioni al traffico per auto di determinato genere, ed il caro carburanti.
Qual è lo stato dell'arte delle piste ciclabili in città? I consiglieri di Centro-sinistra ne ripercorrono innanzitutto la storia.
«Nel 2002 – scrivono Morandini, Oreglia e Gasco – era stata costruita in zona urbana una pista ciclabile che dalla Stazione ferroviaria raggiungeva il Ferrone, passando per corso Italia e piazza Monteregale. La pista presentava già segni di degrado nel 2011, come emerge da un’interrogazione consiliare del novembre di quell’anno dei consiglieri di Centro-sinistra. E proprio nel 2011 si avviò la raccolta di firme a sostegno di una petizione popolare che chiedeva “una strada pedonale e ciclabile vietata alle auto, che da Sant’Anna attraversasse i prati dietro al Tiro a Segno fino ai Passionisti, e da questi fino all’Altipiano, costeggiando chiese, scuole, complessi sportivi e l’Ospedale“. Una ciclovia definita dai promotori “di modello europeo”, cioè che evita i pericoli della commistione con il passaggio dei mezzi a motore. Ancora nello stesso periodo, si presentava il progetto di un marciapiede con pista ciclabile tra l’Ospedale e la Strada Parco, a integrazione di altri percorsi già realizzati (primo tratto verso l’ospedale nel 2007; tratto in via Cuneo nel 2009). Veniva contestualmente licenziato uno studio di fattibilità per il marciapiede di via S. Anna.
La raccolta firme promossa da alcuni cittadini per la strada S. Anna all’Altipiano Ferrone veniva depositata il 4 febbraio 2012, raggiungendo il numero notevole di 1.130 firme. La risposta dell’amministrazione in carica alla petizione fu che sulla zona erano già attive due proposte progettuali: “la realizzazione di un marciapiede e pista ciclabile che da Sant’Anna conduce fino al Tiro a segno e analogo intervento lungo la passeggiata di via San Rocchetto”. Stessa argomentazione compariva nel dibattito del 18aprile 2012 tra i candidati sindaci al Teatro Baretti. Tra il 2012 e il 2014, due successive interrogazioni e una lettera di raccomandazione al sindaco del consigliere Federico Costamagna continuavano a perorare la causa della pista ciclabile nella zona più pianeggiante del territorio urbano, ovvero l’area Altipiano-Ferrone. Nel novembre 2015 il consigliere Magnino chiedeva conto in un’interrogazione della mancanza di realizzazioni, sia nel solco del progetto di ciclovia “europea” che dei marciapiedi promiscui. E infine, nel 2016 Il gruppo Mondovì Oltre proponeva l’inserimento fra i progetti futuri di Mondovì la realizzazione di una pista ciclabile e pedonale nel tunnel ferroviario dismesso fra l’Altipiano e Breo».
Ripercorsa la storia passata, i consiglieri giungono ai giorni nostri, ed in particolare al Documento unico di programmazione approvato nel febbraio 2023: «Qui si parla di “Programmare la realizzazione di nuove piste ciclo-pedonali all’interno del territorio comunale e di collegamento con quelle dei Comuni limitrofi” e in particolare della "realizzazione del secondo lotto di marciapiedi lungo via Sant’Anna e di un analogo percorso in via San Rocchetto”. Inoltre, il piano degli investimenti dell’attuale Amministrazione prevede il completamento dei marciapiedi verso la frazione di S. Anna e la realizzazione del marciapiede lungo Via San Rocchetto, nel tratto fra corso Stati Uniti e l’Ospedale di Mondovì” e “Percorsi piste ciclabili. Anello turistico cittadino. Primo Lotto” per un importo complessivo di 400 mila euro. Il 28 giugno scorso la Giunta ha approvato l’adesione della città ad un bando della Regione Piemonte per “Programmi di interventi di adattamento degli ambiti urbani a nuove forme di mobilità sostenibile e attiva” con il progetto di “Anello ciclabile del Ferrone” per una spesa complessiva di 240 mila euro: un progetto che esula dall’asse tradizionale della progettualità ciclopedonale, riguardando il quadrilatero via Manzoni - corso Alpi - via San Bernardo - corso Europa».
I consiglieri comunali del Centro-sinistra rivolgono quindi al sindaco un’interrogazione per sapere: se l’attuale Amministrazione abbia preso in considerazione la realizzazione di una ciclovia separata dall’attuale rete viaria, tra Sant’Anna e il Ferrone, come richiesto attraverso la raccolta firme del 2011; se siano ancora in essere i progetti di completamento del marciapiede ibrido pedoni-ciclisti lungo l’asse via Cuneo-Sant’Anna e via S.Rocchetto tra corso Stati Uniti e l’Ospedale, e quali ne sono le prossime tappe di realizzazione; se la partecipazione al bando regionale per l’anello ciclabile del Ferrone comporti un cambio di strategia nella realizzazione dei percorsi ciclopedonali urbani; ed infine quali sono le progettualità immediate dell’Amministrazione in ordine alla realizzazione di percorsi ciclopedonali urbani.