Espansione · Redazione · 20 Giugno 2023

PALENZONA A 360 GRADI DALLA GEOPOLITICA ALL'ECONOMIA

di Roberto Arditti

I l tono è rilassato, proprio come si addice al fine settimana. Ma forse, proprio per questo, l’occasione è propizia per dire le cose come stanno, senza troppi giri di parole. Dunque, possiamo incominciare.Fabrizio Palenzona, neopresidente della Fondazione Crt, dopo la pandemia, la guerra. Un contesto di equilibri precari che ormai diventa la regola? Sempre difficile prevedere il futuro, oggi ancora di più. Ma di certo la globalizzazione non è finita. Però siamo dentro un mondo nuovo e dobbiamo fare i conti con un sistema tornato multipolare, dopo la caduta del Muro, dimostrando così che “la storia" non è finita. Non c’è più l'Unione Sovietica che vuole conquistare il mondo, ma c’è la Cina che può condizionarlo e trionfare economicamente, anche perché gli Stati Uniti faticano mol- to più di prima e ci sono altri attori, ad esempio l’India, che vogliono dire la loro ai tavoli decisionali. Politiche esclusivamente sanziona- torie sotto il profilo economico, fi- nanziario e militare vengono inter- pretate come imposizioni da parte dell’Occidente. Bisogna ritrovare una via politica al dialogo attraver- so la trasformazione dell’ONU in un’autorità condivisa da tutti che possa regolare i rapporti, e non sol- tanto sanzionare, in nome di una nuova governance globale. Voglio dire una cosa un po’ forte, che mi fa spesso soffrire. Signori, qui man- ca l’Europa. La prova? La guer- ra. Una politica vera dell’Europa avrebbe dovuto e potuto impedirla. Le ferite sono tutte per gli ucraini, ma la responsabilità morale è an- che nostra. Abbiamo fallito come classe dirigente, abbiamo fallito come linea politica, abbiamo falli- to nella difesa dei nostri interessi.

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