La riforma fiscale Il punto di vista della Confcommercio
di Franco Marinoni

In Italia abbiamo retribuzioni tra le più basse in Europa e il costo del lavoro tra i più alti. Per questo è necessario intervenire sul cuneo fiscale, riportando a li- vello accettabile il costo del lavoro e aumentando le retribuzioni nette per i dipendenti. È questo il primo passo per far ripartire la macchina del sistema Paese scommettendo sull’economia reale e sulla dignità del lavoro. Pensare che oggi un’a- zienda, per erogare uno stipendio netto di 1.500 euro al lavoratore, debba sborsarne oltre 3mila è as- surdo e frustrante. Anche perché di quegli stessi 3mila euro di costo aziendale in Germania, per esem- pio, al dipendente ne arrivano cir- ca 2mila netti. Abbassare il peso del cuneo fiscale, che ora si aggira intorno al 50%, significherebbe in primis riportare più soldi nelle ta- sche di lavoratori e famiglie, in un momento in cui le spese obbligate – a partire da energia e gas – si man- giano praticamente tutto il reddito disponibile lasciando ben poco per i consumi.