Una bella notizia per la «Riforma costituzionale»
IL PUNTO di Rosaria Ravasio

Siamo ad una passo importante per il destino della nostra nazione, si chiama: Riforma costituzionale. Significa che verrà modifica- ta la Costituzione, che ormai è da adeguare ai tempi. Obiettivi principali sono: garantire la stabilità di governo e ridare voce ai cittadini attraverso l’elezione diretta del Premier. L’autorità e le funzioni del Presidente della Repubblica non verranno toccati, in modo che possa rimanere una figura super partes.
La decisione di portare avan- ti una riforma così importante per gli italiani è nata dal de- siderio di evitare un continuo disallineamento tra il voto dei cittadini e la forma di governo, a cui si è assistito innumerevoli volte. Pensate che, come ha spiega- to Elisabetta Casellati, mini- stra delle Riforme e della semplificazione normativa, “in 75 anni di storia repubbli- cana abbiamo avuto 68 go- verni della durata media di 14 mesi. Non abbiamo avuto credibilità a livello internazio- nale e competitività a livello economico, non abbiamo potuto stabilire rapporti vir- tuosi dentro le istituzioni”. Oggi i governi fanno tutti provvedimenti di corto respi- ro e di ispirazione populisti- ca per timore di avere nel bre- ve nuove elezioni. Mentre i problemi strutturali si curano con scelte che solo nel medio periodo si rivelano efficaci per la nazione.
Ora come ora ci sembra di annegare nel pantano della burocrazia, con problemi che sembra non abbiamo una fi- ne, al punto da pensare che questa Riforma dovrebbe passare in secondo piano ri- spetto a pensioni, fisco, sani- tà. Ma la verità è che noi dob- biamo curare le radici per far sviluppare bene un albero. E le nostre radici sono la Costi- tuzione, dobbiamo riformar- la per garantirci il Paese che tutti meritiamo.