Perchè temiamo l’Intelligenza Artificiale?
IL PUNTO di Rosaria Ravasio

Quando fu scoperta l’esistenza dell’elettricità i più ne furono impauriti, ma le ricerche e gli studi proseguirono al punto che questa si sviluppò su larga scala, andando a plasmare il mondo oggi conosciuto e la nostra qualità di vita.
Oggi ci troviamo in un loop distorsivo, che ci impedisce di vedere co- me potrebbe essere il fu- turo dell’umanità, persi- no nel breve periodo, ep- pure la soluzione è sotto i nostri occhi: le intelli- genze artificiali. Ma oggi come allora molti le te- mono, probabilmente perchè derivanti dall’ap- plicazione di meccani- smi molto complessi e spesso si ha timore di ciò che non si conosce. Eppure solo nelle loro in- finite applicazioni pos- siamo ricreare e creare condizioni che potranno garantire il prosegui- mento della vita sulla Terra.
Ci viene consigliata l’ in- clusività. Non dobbiamo essere razzisti. L’integra- zione è ormai imprescin- dibile dalla realtà quoti- diana, ma forse non si è capito che questa deve essere fatta, non solo nei confronti di etnie diver- se dalla nostra o alla lu- ce dei grandi flussi mi- gratori, ma anche e so- prattutto nell’accettazio- ne degli algoritmi, che sono il prodotto di scelte fatte dagli esseri umani durante il processo di progettazione e adde- stramento, attraverso cui vengono creati.
Non dobbiamo temere “il nuovo” con pregiudi- zi ingiustificati, ma piut- tosto assicurarci che le A.I. vengano formate con algoritmi giusti, traspa- renti, liberi ed in linea con i principi che gover- nano la nostra società. Superare certi precon- cetti non è facile, così co- me non è facile uscire dalla propria “confort zo- ne”, ma la curiosità do- vrebbero stimolarci ad andare oltre per scoprire le meraviglie dell’infini- to.
Viene richiesto un gran- de sforzo soprattutto ai ricercatori, sviluppatori, policy maker per garanti- re che le tecnologie digi- tali siano veramente al servizio di una società più equa e inclusiva, ma siamo noi cittadini a do- vere fare il primo passo, accettandole senza pre- giudizi, perchè comun- que fanno già parte della nostra vita.