La Notte dei ricercatori anche a Mondovì, Cuneo e Savigliano
Iniziative di divulgazione e di "apertura" alla popolazione di lavoro e risultati di ricerca
Torna in provincia di Cuneo la “Notte europea delle ricercatrici edei ricercatori”, la più grande manifestazione dedicata allaricerca, che si terrà venerdì 27 e sabato 28 settembre. Tre iComuni protagonisti: Cuneo, Savigliano e Mondovì, con caffèscientifici, mostre, presentazioni di prototipi, esperimenti,spettacoli e giochi per tutte le età, con sullo sfondo le grandisfide del nostro tempo da presentare ai giovani: un momentodivulgativo di grande valore.
A Cuneo l’eventosi apre oggi, venerdì 27 settembre presso Scienze Agrarie e pressola Biblioteca universitaria: L’Università di Torino con iDipartimenti di Giurisprudenza, Management, Scienze cliniche ebiologiche, Scienze Agrarie alimentari e forestali, Scienze dellavita e biologia dei sistemi, Scienze veterinarie, assieme all’EnteParco fluviale Gesso e Stura propone attività dalle 14 alle 23.Ricercatori e ricercatrici presenteranno i risultati dei loro ultimilavori.
A Savigliano invecepresso l’ex Monastero di Santa Monica ci saranno le attività deiDipartimenti di Scienze e tecnologia del farmaco, Filosofia e Scienzedell’educazione, Scienze cliniche e biologiche e Scienze dellaterra dell’UniTo. Sempre venerdì 27 settembre dalle 17 alle 22saranno allestiti più di 20 laboratori (ai quali hanno aderito ben400 studenti) per esplorare l’arte, la musica, la letteratura comemezzo per scoprire se stessi.
Ed eccoci a Mondovì,definita “baricentrica” per l’iniziativa. L’iniziativa èstata illustrata dal prof. Alberto Tagliaferro della sede monregalesedel Poltecncio (“Una sede che deve diventare sempre di più centroculturale parte integrante della città”). Qui sarà di scena “Lavia del futuro”, sabato 28 settembre: l’apertura alle 16.30presso l’Aula Magna del Politecnico con la conferenza “L’importanzadella ricerca e del contributo femminile alla ricerca”, tenuta daPiera Levi Montalcini (nipote della celebre Rita); alle 17.30 Breo sianimerà con incontri, caffè scientifici, presentazioni di libri elaboratori a cielo aperto a cura dei ricercatori e delle ricercatricidel Politecnico e delle classi dei Licei “Vasco-Beccaria-Govone”a tema “Futuro sostenibile”. Presso il bar Comino alle 17.45 ilprof. Paolo Fino discuterà de “Il futuro della ricerca”includendo Mondovì tra gli snodi importanti; alle 18.15 presso ilCaffé centrale in piazza Cesare Battisti Mattia Bartoli parlerà de“Le frontiere della nanomedicina; il prof. Mauro Giorcellipresenterà la sua traduzione del libro BlochArt – L’alchimia delcarbone. E poi, gli stand dove si potranno trovare ricercatori estudenti, che si occuperanno di questi temi: Agricoltura del futuro;Fisica in pazza; Quella sogliola è una platessa; L’albero delfuturo; Mobilità e design sostenibili; La mente governa il robot; Unfuturo al carbonio; Un futuro in 3d; La gravità la misuro io.
La notte deiricercatori – o, in modo più accattivante, Unight – è un evento“finanziato negli ultimi tre anni dall’Europa – ha chiaritoGianpiero Vigani del Comitato scientifico Unight - in collaborazionecon Università e Politecnico di Torino, esteso a livello locale sulterritorio al fine di portare un processo di valorizzazione dellaconoscenza al di fuori delle sedi canoniche. Lo studio el’approfondimento fine a se stesso non serve a nulla se noncondiviso su base più ampia”.
Come giàevidenziato, la parte del leone la faranno anche le scuole locali,che saranno la principale interfaccia con il pubblico. “Come Liceidi grande tradizione – ha evidenziato Bruno Gabetti, dirigentescolastico del “Vasco-Beccaria-Govone” – abbiamo il dovere diconiugare il nuovo che avanza - le intelligenze artificiali, lamultidisciplinarità - con la nostra secolare tradizione. Un percorsoche sarebbe difficile affrontare da soli, ma in rete con altre realtàautorevoli come il Politecnico, si può proporre un’offertaformativa che sia un ponte per l’approdo a qualunque facoltà. Gliesperimenti che abbiamo preparato, gli stand e i ricercatori presenticollegheranno le materie scientifiche alla vita di tutti i giorni:sarà un modo per attualizzare il sapere, l’anello mancante tra lostudio teorico e l’applicazione concreta dei concetti, nell’otticadi analizzare in modo critico la realtà per il miglioramento delbene comune”.
“La notte europeaè un evento importante perché sa aggregare dei momenti di culturanon solo scientifica ma a 360 gradi – dice Francesca Bertazzoli,assessore all’Istruzione di Mondovì -: grazie al Politecnico ealle nostre scuole sapranno far ri-vivere le piazze dei nostri centristorici. Sarà importante incoraggiare la partecipazione attiva atutto ciò che è ricerca, soprattutto quella che ha impatti sullavita quotidiana”.