La Piazza Grande · Marini Alessandro · 03 Settembre 2024

Dopo Warhol, gli Impressionisti

Grandi riscontri per la mostra in Santo Stefano

Venerdì 9 agosto è stata inaugurata, nell’ex Chiesa di Santo Stefano a Mondovì Breo, la mostra Andy Warhol - Influencer.
A tal proposito abbiamo intervistato il presidente  di Be Local, Stefano Gribaldo.

Con la mostra “I Grandi Maestri del Barocco e Caravaggio” avete venduto quasi 11.000  biglietti. Pensate di superare questo traguardo con la mostra su Andy Warhol? Le prime  impressioni sono positive? 
L’idea di organizzare una mostra su Andy Warhol è nata proprio dal grande successo ottenuto  con l’esposizione dedicata ai maestri del Barocco e a Caravaggio, che ha attirato un vasto pubblico.  Le prime impressioni sulla mostra di Warhol sono estremamente positive e riteniamo che anche  questa iniziativa avrà risultati significativi, in linea con i numeri del Barocco. Tuttavia, il vero  successo non si misura solo in termini di biglietti venduti, ma anche nella capacità dell’esposizione  di stimolare riflessioni, suscitare dibattiti e provocare reazioni diverse. La mostra è organizzata in  diverse sezioni: dai primi lavori di Warhol come grafico alle sue celebri serigrafie di Marilyn  Monroe, dai barattoli di Campbell’s Soup ai ritratti di Liz Taylor, dalle copertine delle riviste  Interview fino a un invito simbolico al suo funerale. È un’esperienza da non perdere: vi invito a  visitarla e sono certo che, dopo, non guarderete più un cartellone pubblicitario allo stesso modo. 

Organizzare una mostra di questo calibro a Mondovì deve essere stato impegnativo.  Quanto è stato difficile organizzare l’esposizione di Andy Warhol? 
Portare le opere più iconiche di Andy Warhol a Mondovì è stato indubbiamente un compito  impegnativo. Tuttavia, grazie alla dedizione del curatore Gianfranco Rosini, siamo riusciti a  realizzare questo ambizioso progetto. Volevamo offrire ai visitatori un’esperienza unica che  permettesse loro di apprezzare appieno l’impatto rivoluzionario che Warhol ha avuto sull’arte  contemporanea. Abbiamo realizzato un’esposizione di grande valore, presentando opere  significative e rare. Warhol ha saputo trasformare oggetti di consumo quotidiano in arte, lasciando  un’impronta indelebile che continua a ispirare artisti e creativi in tutto il mondo. 

Per il pubblico generale, la pop art è più facile da comprendere rispetto all’arte barocca?

Per rispondere a questa domanda, cito una frase celebre di Andy Warhol: “Non ti preoccupare,  non c’è niente che riguarda l’arte che uno non possa capire.” Secondo Warhol, l’arte è accessibile a  tutti e non richiede una conoscenza specifica per essere apprezzata. 

Qual è l’opera più rara e preziosa esposta nella mostra? 
Tutte le opere esposte hanno un grande valore artistico, ma il ritratto di Liza Minnelli è senza  dubbio uno dei pezzi più rari e preziosi. Quest’opera rappresenta perfettamente il legame di Warhol  con le celebrità e il suo modo unico di catturare l’essenza della cultura pop del suo tempo. 

Secondo le vostre previsioni, la mostra su Andy Warhol a Mondovì attirerà molti turisti? 
Assolutamente sì. Secondo le nostre previsioni, la mostra su Andy Warhol a Mondovì avrà un  grande successo e attirerà numerosi turisti. La missione di BeLocal è avere un impatto positivo sul  territorio, non solo attirando visitatori, ma anche creando connessioni con le attività locali, le  aziende e le istituzioni. Questa mostra rappresenta un’opportunità straordinaria per arricchire  culturalmente la zona, mescolando l’arte contemporanea con elementi di design italiano di grande  valore. 
I visitatori potranno ammirare non solo le famose opere di Warhol, ma anche oggetti emblematici  come il Divano Bocca, il Capitello di Gufram progettato da Arnaudo e il Radiofonografo di  Brionvega di Marco Zanuso, creando un dialogo unico tra arte, design e innovazione. Inoltre, con il  ritorno di Studio Leonardo a Mondovì, saranno esposte due fotografie di Andrea Migliore dedicate  al territorio, offrendo così una connessione visiva con la bellezza e l’identità di Mondovì. La collaborazione con la società energetica Eviso ha permesso l’integrazione dell’intelligenza  artificiale per creare colonne sonore personalizzate per ciascuna opera, offrendo un’esperienza  multisensoriale tramite QR code. La mostra è anche pet-friendly, accogliendo i visitatori con i loro  animali domestici e offrendo un simpatico omaggio grazie al nostro partner Monge. Questa combinazione di arte, tecnologia e integrazione con il territorio non solo attirerà molti  turisti, ma contribuirà anche a consolidare Mondovì come un vivace centro culturale e innovativo,  capace di offrire esperienze uniche e coinvolgenti.

Dopo un’icona mondiale come Andy Warhol, pensate sia possibile organizzare una mostra  di uguale importanza? 
Abbiamo già in programma altre mostre di grande interesse. La prossima tappa saranno gli  Impressionisti, e siamo convinti che anche questa esposizione attirerà un ampio pubblico,  continuando a promuovere la diffusione dell’arte e della cultura. 
Queste risposte offrono una visione chiara e dettagliata delle aspettative e dell’organizzazione della  mostra di Andy Warhol a Mondovì, evidenziando l’importanza di coinvolgere il pubblico e il  territorio in esperienze artistiche di alto livello.