PERICOLO PASSATO: ALLERTE, LA LIGURIA IMPARA A GALLEGGIARE
La perturbazione da paura e da record (per pioggia e fulmini caduti) viene superata senza gravi danni e soprattutto senza vittime nella regione che conta una lunga scia di vittime. Ma Bucci, il sindaco di Genova, non si accontenta

«Il livello di allerta arancio- ne per i temporali è il massi- mo. Se esistesse quello rosso lo avremmo sicuramente da- to». Così il presidente della Regione, Giovanni Toti, nel pieno della perturbazione che ha mandato sott’acqua la Liguria, spiegava perché l’evento di questi giorni non potesse essere sottovalutato e perché soprattutto non do- vesse trarre in inganno una «scala» cromatica che può in- durre in errore i cittadini.
Le premesse e le previsio- ni sono state rispettate in pie- no. E ancora una volta, il bi- lancio a pericolo quasi pas- sato, può essere positivo per- ché non si contano vittime né feriti gravi. Segnale che anco- ra una volta la macchina del- la prevenzione ha funzionato e questo ha un valore parti- colare in una regione in cui, fino a una decina di anni fa, si piangevano tragedie a ogni pioggia abbondante, anche con eventi di portata inferio- re a questa. Sì, perché i nu- meri della perturbazione passata sulla Liguria sono im- pressionanti, con una cadu- ta di fulmini da record: tra le 20 di domenica e le 8 di ieri mattina, su Genova si sono scaricati 6.300 fulmini. I dati Arpal certificano che sul ge- novesato, si sono registrate cumulate orarie di pioggia di 79.0 mm al Castellaccio, 70.8 mm a Bolzaneto e 66.7 mm a Busalla. Nel corso della gior- nata si è registrata una cumu- lata massima totale al Castel- laccio con 227.0 mm, ma so- no molte le centraline del Centro-Levante genovese ad aver superato i 150 mm.
Precipitazioni molto in- tense che hanno trasformato le strade in fiumi, provocato allagamenti, cedimenti di ter- rapieni, cadute di alberi an- che a causa del vento. Si sono registrati danni ma, come detto, per fortuna il bilancio non prevede conseguenze pesanti alle persone.