STRAGE DI BRANDIZZO IL GOVERNO VICINO AGLI OPERAI
I ministri Paolo Zangrillo e Marina Calderone sono andati ieri sul luogo del disastro Non ancora fissate le esequie per la difficile identificazione dei resti delle vittime

■ Il Governo ribadisce la propria vicinanza ai familiari delle 5 vittime della strage ferroviaria di Brandizzo. E sono stati due i rappresentanti dell’Esecutivo Meloni a recarsi sul luogo del disastro. Nella mattinata, il ministro della Pubblica Amministrazione, il piemontese Paolo Zangrillo, ha affermato che si tratta di «una tragedia immane che non doveva accadere. Non è accettabile che chi si sveglia al mattino, o addirittura la notte, per andare a guadagnarsi da vivere, finisca in questo modo».
«Esseri qui mi colpisce profondamente – ha aggiun- to il ministro dopo avere de- posto un mazzo di fiori ed es- sersi soffermato a lungo, commosso, sulla banchina lungo i binari – e questo mi fa dire che tutti gli sforzi che stiamo facendo per la sicu- rezza sul lavoro sono impor- tanti, ma non sufficienti. Dobbiamo continuare a lavo- rare, perché la sicurezza sul lavoro è una delle priorità in un Paese che è fondato sul la- voro. Lo dice la Costituzione e se noi vogliamo rispettare il dettato costituzionale dob- biamo fare in modo che que- ste cose non accadano più».
«Sul tema della sicurezza sul lavoro – ha proseguito – non c’è motivo per dividersi dal punto di vista politico. Non ci sono distinzioni ideo- logiche, quindi dobbiamo es- sere capaci di stare uniti, di lavorare per trovare delle so- luzioni. Penso sia interesse di tutti che lavoratori e lavora- trici possano recarsi nei luo- ghi di lavoro con un’adegua- ta serenità sulla sicurezza».
«È fondamentale – ha ri- badito il ministro – essere qui. È un mio dovere come com- ponente del Governo e come cittadino del Piemonte, e lo sento come dovere di chi ha la possibilità di intervenire su un tema: quello della sicurez- za sul lavoro, che è una delle priorità del Paese».
Citando i dati del 2022, che descrivono un’Italia in cui ci sono tre morti sul lavoro al giorno, Zangrillo l’ha defini- ta «una situazione inaccetta- bile. Bisogna lavorare dal punto di vista tecnico, perché è evidente che tutti gli sforzi che si stanno facendo non so- no ancora sufficienti e dob- biamo lavorare dal punto di vista culturale, insegnare, non soltanto a lavoratori e la- voratrici, ma anche a chi non è ancora nel mondo del lavo- ro e dovrà affacciarvisi, che il tema della sicurezza è fonda- mentale».