LA MORATORIA SU MUTUI È PROROGATA A DICEMBRE MA CAMBIANO LE REGOLE
DECRETO SOSTEGNI BIS

Dopo avere passato decenni a cercare di far quadrare il bilancio, lo Stato italiano è legittimato a “sforare” con il benestare dell’Unione Europea. È bastato un “piccolissimo” virus a mettere in ginocchio l’economia mondiale e a stravolgere il nostro modo di pensare. Così si è passati da un’economia di “rigore” ad un’economia di “flessibilità”, dove “aiuto” e “sostegno alla ripartenza” sono diventate parole magiche in grado di aprire qualsiasi porta. Proprio da questo approccio parte, insieme ad altre diverse misure volute dal Decreto legge n.73-2021, in vigore dal 26 maggio, la nuova moratoria sui mutui e sulle linee di credito, che viene prorogata fino al 31 dicembre di quest’anno.
La sospensione dei mutui e prestiti è accessibile alle micro, piccole e medie imprese di tutti i settori produttivi e dai lavoratori autonomi titolari di partita Iva (anche se con alcune novità che vedremo più avanti). Sono stati stanziati 40 miliardi, 9 dei quali destinati al pacchetto di credito e liquidità, che con l’intervento straordinario del Fondo di garanzia PMI, ne garantisce la realizzabilità. Il Fondo di garanzia PMI è una garanzia pubblica, di natura sussidiaria, a valere su un’apposita sezione dello stesso. Esistono però tre differenze fondamentali rispetto alle precedenti edizioni.
ARTICOLO COMPLETO SU "BANCA E FINANZA" DI LUGLIO