ANALISI ECONOMICO FINANZIARIA DEL PIEMONTE
"l’anno 2022 è iniziato con il rialzo dei costi energetici e delle materie prime"

Con l’inizio del 2022, quando tutti ormai vivevamo nella speranza di una rinascita economica, ecco che le nuvole si sono riaddensate all’orizzonte, con l’innalzamento dei costi energetici e delle materie prime, creando quella che si potrebbe definire una “tempesta perfetta”. A questo punto una domanda è lecita: e adesso Adesso “calma e sangue freddo”, come ama ripetere la Regina Elisabetta nei momenti difficili (e lei ne ha già vissuti molti). Prima analizziamo il problema, cerchiamo soluzioni e pianifichiamo come arrivarci.
All’indomani della crisi sanitaria globale, dove il nostro Paese, con il Piemonte in primis, aveva registrato un trend positivo su tutti i principali indicatori finanziari ed economici è arrivata l’onda d’urto, che nei prossimi mesi porterà con sè un’inflazione con percentuali che ad ora sono difficili da calcolare.
A questo si accompagna la crisi climatica, che per il Piemonte si sta realizzando con una siccità preoccupante, la quale probabilmente si accompagnerà (come negli anni scorsi) ad eventi estremi come alluvioni, gelate primaverili, grandinate “giganti” estive in copia con caldo soffocante.
Ma non basta: le tensioni tra Usa e Russia sull’Ucraina ci stanno riportando alle paure dei tempi della Guerra Fredda, con l’Unione Europea in mezzo, che semplicemente non può fare niente, se non tentare un approccio diplomatico quanto mai complesso.
Al contempo siamo alle prese con la transizione ambientale e digitale, che impone pesanti investimenti, purtroppo non scansabili, pena mettere sotto scacco l’eredità del Pianeta alle generazioni future. Siamo in un loop senza uscita? Niente affatto, siamo semplicemente in un’epoca di cambiamento dove chi sarà più disposto a mettersi in discussione e a rivedere i suoi punti di riferimento vincerà la partita.
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